Dal Vangelo secondo Marco (3,20-21)
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Il Magistero di Benedetto XVI
Lettera per il 20° anniversario della visita di Giovanni Paolo II in Australia, 22 settembre 2006
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Il Magistero di Benedetto XVI
Lettera per il 20° anniversario della visita di Giovanni Paolo II in Australia, 22 settembre 2006
Quando Gesù, nel periodo trascorso sulla terra,
si spostava di villaggio in villaggio predicando la Buona Novella di verità e
di amore, catturava l'attenzione di quanti lo ascoltavano. Diversamente dagli
Scribi, che venivano rifiutati a causa della loro ipocrisia, ci viene detto che
il Signore stupiva perché "insegnava loro come uno che ha autorità" (Mc, 1,
22). Infatti, ogni comunità umana ha bisogno, e quindi ne va alla ricerca, di
responsabili forti ed ispiratori che guidino gli altri lungo un cammino di
speranza […] L'impegno per la verità apre la via alla riconciliazione duratura
attraverso un processo di guarigione che implica il chiedere e il concedere il
perdono, due indispensabili elementi di pace. In tal modo, la nostra memoria
viene purificata, il nostro cuore reso sereno e il nostro futuro riempito di
una speranza ben fondata sulla pace che scaturisce dalla verità.
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