SOLENNITA' DELL'ASCENSIONE DEL SIGNORE (Anno B) - "Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio"

Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Il Magistero di Benedetto XVI

Regina Caeli, 20 maggio 2012

L’Ascensione del Signore segna il compiersi della salvezza iniziata con l’Incarnazione. Dopo avere istruito per l’ultima volta i suoi discepoli, Gesù sale al cielo (cfr Mc 16,19). Egli, però, «non si è separato dalla nostra condizione» (cfr Prefazio); infatti, nella sua umanità, ha assunto con sé gli uomini nell’intimità del Padre e così ha rivelato la destinazione finale del nostro pellegrinaggio terreno. Come per noi è disceso dal Cielo, e per noi ha patito ed è morto sulla croce, così per noi è risorto ed è risalito a Dio, che perciò non è più lontano. San Leone Magno spiega che con questo mistero «viene proclamata non solo l’immortalità dell’anima, ma anche quella della carne. Oggi, infatti, non solo siamo confermati possessori del paradiso, ma siamo anche penetrati in Cristo nelle altezze del cielo » (De Ascensione Domini, Tractatus 73, 2.4: CCL 138 A, 451.453). Per questo i discepoli, quando videro il Maestro sollevarsi da terra e innalzarsi verso l’alto, non furono presi dallo sconforto, come si potrebbe pensare anzi, provarono una grande gioia e si sentirono spinti a proclamare la vittoria di Cristo sulla morte (cfr Mc 16,20). E il Signore risorto operava con loro, distribuendo a ciascuno un carisma proprio. Lo scrive ancora san Paolo: «Ha distribuito doni agli uomini … ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri … allo scopo di edificare il corpo di Cristo … fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (Ef 4,8.11-13). [...] L’Ascensione ci dice che in Cristo la nostra umanità è portata alla altezza di Dio; così, ogni volta che preghiamo, la terra si congiunge al Cielo. E come l’incenso, bruciando, fa salire in alto il suo fumo, così, quando innalziamo al Signore la nostra fiduciosa preghiera in Cristo, essa attraversa i cieli e raggiunge Dio stesso e viene da Lui ascoltata ed esaudita. 
 
© Copyright - Libreria Editrice Vaticana